Una nuova Italia con nuove relazioni, è questo che ci aspetta.

Un paese nuovamente rivolto ad esportare idee, che a volte sembrano non finire mai. Capaci d'imporsi e riportarsi in auge, tra i grandi autori di soluzioni innovative, creative e di gusto. Quella famosa eleganza che ci ha contraddistinto per anni, si rivede ancora in alcuni gesti? Abbiamo speranza di sì.

Andiamo avanti con l'internazionalizzazione dell'Italia, attraverso la politica e la cultura, che ritorna sempre di più alla propria genesi.

Il pensiero non più solo fucina di arte effimera, ma anche di valori riscoperti sia nella memoria sia nei luoghi dello spirito.

Così riscattare il nostro essere cristiani, innanzi tutto, ora è diventato un must, un'esigenza.

Per decenni siamo stati quasi decomposti, sotto l'oppressione di una cultura illuministica elitaria, ma becera, fatta da avidi imprenditori e uomini di pensiero privi d'etica e coscienza.

Certamente si parte dal riscattare la politica, in quanto serva della società che è il contenitore di una macro cultura luminosa, non più ispirata ai valori dell'occultismo dalle micro società relativiste e nichiliste pagane.

Abbiamo speranza? Dobbiamo averla, dobbiamo coltivarla e diffonderla, anche di fronte alla disfatta morale della Chiesa romana, la quale oggi non rappresenta più unitariamente il cristianesimo. 

Ma la società cristiana risorge dalla fonte, cioè nelle famiglie e nei luoghi di culto, dove si professa la verità.